TRE REGISTI PER LISZT: Cukor, Ophüls, Russell

Domenica 19 gennaio, ore 17
Fondazione Istituto Liszt
via A. Righi 30, Bologna

ESTASI – SONG WITHOUT END di George Cukor

a cura e con la presentazione di Emanuela Marcante e Daniele Tonini
e con la partecipazione di Ivan Cipressi.
In collaborazione con Il Ruggiero

PRIMO INCONTRO
Domenica 19 gennaio, ore 17
Estasi – Song without end (1960)
di George Cukor (e Charles Vidor)
con Dirk Bogarde e Capucine

SECONDO INCONTRO
Mercoledì 26 febbraio, ore 20.30
Lettera da una sconosciuta (1948)
di Max Ophüls
con Joan Fontaine e Louis Jourdan

TERZO INCONTRO
Mercoledì 12 marzo, ore 20.30
Lisztomania (1975)
di Ken Russell
con Roger Daltrey, Sara Kestelman, Paul Nicholas, Ringo Starr

Nel mezzo vi proporremo (mercoledì 26 febbraio alle 20,30) un film perfetto e travolgente nella storia e nei sentimenti come Lettera da una sconosciuta di Max Ophüls (il grande e visionario regista che abbiamo incontrato negli Incontri di cinema dell’anno scorso con la sua Lola Montes): una storia che viene dall’intenso racconto di Stefan Zweig (grande amante di musica e appassionato collezionista di cimeli e autografi di grandi musicisti) e che intreccia la storia dell’amore e dei destini tormentati di un musicista e della giovane Lisa (che non può non innamorarsi ascoltando un brano di Liszt Un sospiro suonato al pianoforte dall’affascinante vicino di casa).
Ancora Liszt, ancora un brano indimenticabile, motore della storia e del destino tra tormento ed estasi.

Estasi/Song without end è un film che, al di là di ogni sintesi narrativa più o meno spericolata di vari momenti della vita reale di Liszt e delle sue appassionate storie amorose, ci consegna concetti, semplificati certo ma chiari, che toccano i dilemmi  del rapporto delle origini – anche popolari –  della sua musica e del suo genio con l’elaborazione glamour del suo concertismo come il richiamo al rigore di una più pura dimensione di compositore fino a mostrarci la visione in progress del percorso di  spiritualizzazione della sua arte e della sua “musica dell’avvenire”…. E su tutto questo signoreggia naturalmente la musica proposta nel film, da Beethoven a Chopin a Wagner … e a Liszt naturalmente (con i Leitmotive della terza Consolazione e di Un sospiro e con l’”esplosione” sonora-cinematografica di brani esemplari del suo virtuosismo musicale) attraverso “le dita registrate” del grande pianista Jorge Bolet e le dita attoriali addestrate a fingere con efficace maestria di Dirk Bogarde
(Emanuela Marcante)


Presentazione del film Estasi | Song without end di Emanuela MarcanteScarica la scheda sul fim Estasi
tratta dal libro di 
Luigi Verdi
Franz Liszt e la sua musica nel cinema, LIM 2014